Sono in molti ad apprezzare le Gerbere, quei grandi margheritoni che molto spesso vengono utilizzati nelle composizioni floreali. In effetti si fanno notare con i loro colori delicati e allegri, a ciascuno dei quali è associato in significato diverso: l’arancione simboleggia l’allegria, il rosa l’amore, il rosso la passione. Dunque, attenzione al messaggio che vogliamo comunicare.
Queste piante, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae e originarie del sud Africa, si possono acquistare anche in vaso per abbellire aiuole e balconi con fioriture che durano per tutta la bella stagione. Volendo si possono trapiantare in terra, ma solo dove il clima è particolarmente mite, dato che temono le basse temperature invernali.
Bisogna sapere che in natura le Gerbere crescono all’ombra dei grandi alberi, quindi vanno sistemate in un ambiente luminoso ma al riparo dalla luce diretta del sole. Il terreno deve essere sciolto, fresco e molto ben drenato: per riempire il vaso è sufficiente utilizzare del buon terriccio misto a una parte di sabbia. Le annaffiature vanno dosate con attenzione perché da un lato la Gerbera, pur tollerando brevi periodi di siccità, a lungo andare soffre il caldo mostrando foglie appassite. Dall’altro tuttavia è bene non lasciare ristagni d’acqua nel sottovaso e non bagnare di nuovo se prima il terreno non è completamente asciutto, per non rischiare di far marcire le radici o di favorire l’insorgere di malattie fungine. Ogni 15 giorni, nel periodo della fioritura possiamo aggiungere all’acqua del fertilizzante liquido ricco di potassio e fosforo, in modo da rendere la pianta più rigogliosa.
Con l’arrivo dell’autunno la Gerbera entra in una fase di riposo vegetativo e tende a seccarsi, per poi ricominciare a prosperare nella primavera successiva. Dove gli inverni sono più rigidi possiamo coltivare la pianta come annuale o tenerla in serra fredda, sospendendo le annaffiature.