Oggi parliamo dell’invito a tavola e di come non solo il cibo, ma anche la mise en place siano fondamentali per la buona riuscita del nostro evento, sia formale che informale.
Per prima cosa facciamo attenzione alla dimensione della tavola, poiché questa deve essere rapportata al numero degli invitati: non dispersiva, ma nemmeno eccessivamente piccola, per non essere costretti a mangiare con il gomito del nostro vicino…Un po’ troppo vicino!
Apparecchiamo la tavola elegante con una tovaglia di lino o di fiandra di colore chiaro, e consideriamo anche l’abbinamento con il servizio di piatti che abbiamo scelto per consumare il pasto, e il sottopiatto. Un tocco particolare è l’uso del centrotavola con candelabri d’argento o con composizioni floreali d’effetto, che però non devono predominare ed impedire ai commensali la visuale e la comunicazione.
E’ molto apprezzato l’uso dei segnaposto, segno di classe e ricercatezza soprattutto quando gli invitati sono numerosi. I tovaglioli possono essere posti a fianco del piatto in maniera semplice, oppure disposti in una forma geometrica ricercata.
I bicchieri devono essere almeno in un numero minimo di due, il più grande per l’acqua e quello più piccolo per il vino. Qualora servissimo più vini, disponiamo gli ulteriori bicchieri in fila ordinata, partendo da destra.
Per quanto riguarda i piatti, se possibile utilizziamo piatti in porcellana con un decoro, sempre essere rivolto verso il commensale. Non è previsto un numero minimo o massimo di piatti, ma li utilizzeremo solo in base alle pietanze da servire.
Veniamo alle posate: disponiamo a sinistra del piatto la forchetta grande e quella più piccola per il pesce, a destra metteremo i due diversi tipi di coltelli e il cucchiaio grande per la minestra. Davanti al piatto invece i cucchiaini da dessert e il coltellino per la frutta.
Apparecchiamo la tavola con tre piatti: uno piano, uno fondo e uno per l’antipasto e, proseguendo con le portate, utilizziamo le altre stoviglie. Il pane va servito affettato negli appositi cestini o nei piattini a sinistra di ogni commensale, e ricordiamoci di lasciate ben visibili oliera, saliera e pepiera.
In una serata così importante, teniamo in considerazione anche la disposizione degli invitati. Il padrone e la padrona di casa occupano i posti a capotavola per “governare” la conversazione, mentre alla loro destra e a sinistra sono poste le altre persone in ordine di importanza e di anzianità.
Avere a tavola come ospiti amici o familiari non significa possiamo trascurare l’apparecchiatura o le stoviglie usate, ma un po’ più di libertà ci è consentita. Anzitutto possiamo utilizzare una tovaglia di cotone oppure i simpatici runner; basteranno due bicchieri per acqua e vino, scomparirà il sottopiatto e, per ciò che concerne le posate, ne sarà sufficiente una per tipo: praticità e semplicità sono perciò di norma.
Di grande effetto sono anche gli accostamenti particolari: il bicchiere del vino di un tipo e quello per l’acqua di un altro tipo, e puo’ essere apprezzato l’uso della tovaglietta a mo’ di sottopiatto, per delimitare meglio lo spazio di ogni commensale.
Nella tavola meno formale è d’uso altresì disporre tutte le posate alla destra del piatto, sopra al tovagliolo, nel seguente ordine (dal piatto verso l’esterno): coltello con la lama rivolta verso il piatto, forchetta e (se occorre) cucchiaio.
Sono comunque sempre apprezzate la creatività e la sensibilità con cui la padrona di casa saprà reinterpretare i canoni classici della disposizione a tavola, per offrire ai propri ospiti non solo buon cibo, ma anche spunti interessanti per un successivo invito amichevole e informale.