• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale

I Migliori Davvero

Le Migliori Guide Online

Home » Origini del Cioccolato Piemontese

Origini del Cioccolato Piemontese

Torino, capitale del cioccolato. Ogni anno il capoluogo piemontese produce circa 80 mila tonnellate di questa golosità, pari a circa il 40% di tutta la produzione nazionale.

L’industria del cioccolato piemontese si è guadagnata la fama in tutto in mondo, grazie anche al suo prodotto di punta: il gianduiotto. Vien da sorridere se si pensa che il gianduiotto è nato quasi “per caso”. Infatti, durante l’800, le continue restrizioni alle importazioni dovute al Blocco Continentale voluto da Napoleone, avevano reso inaccessibile il costo di un bene considerato “di lusso”, come il cacao.

Fu allora che Michele Prochet inventò la Pasta Gianduia, mischiando all’impasto di cacao la nocciola delle Langhe tostata e tritata, prodotto locale sicuramente più accessibile dal punto di vista economico. Il gusto delicato e unico della sua invenzione, seppe conquistare ben presto la borghesia torinese, divenendo in poco tempo un prodotto di successo. La nocciola del Piemonte ha ricevuto dalla Comunità Europea l’etichettatura IGP (Indicazione Geografica Protetta) nel 1996, ed è oggi un patrimonio della regione.

Ma perché “gianduiotto”? Il nome deriva dalla popolare maschera piemontese Gianduia, che nel carnevale del 1867 distribuì alla folla, per la prima volta, i cioccolatini incartati a forma di barchetta capovolta.

Ma il cioccolato piemontese non è solo gianduiotto. Prima del 1826, infatti, il cioccolato viene consumato esclusivamente sotto forma di bevanda. Il bicerin è un’altra delizia tutta piemontese. Come il suo nome suggerisce , questa bevanda – una miscela di caffè, crema di latte e cioccolata – veniva servita calda all’interno di un “bicchierino” appunto (bicerin in dialetto piemontese). Fu Paul Caffarel a dare una consistenza solida al cioccolato, mescolando cacao, acqua, vaniglia e zucchero.

Grazie al genio di questi mastri cioccolatai, oggi il Piemonte è sul mercato internazionale con marchi affermati sia nel settore industriale, che artigianale – quali Novi, Pernigotti, Gobino, Ferrero e tanti altri.

Risulta essere impossibile passeggiare per il centro di Torino senza lasciarsi sedurre dai profumi e l’eleganza che sprigionano le antiche botteghe sotto i portici.

Tuteliamo in nostro made in Italy, un patrimonio fin troppo sottovalutato, che gode di ampio riconoscimento all’estero, e che forse avrebbe bisogno di maggior fiducia da parte nostra.

Archiviato in: Cucina

Barra laterale primaria

Categorie

  • Casa
  • Cucina
  • Fai da Te
  • Guide
  • Tecnologia